Benvenuti a tutti! Visto che sono sempre più immersa nel mondo dell’arte, da questo decimo episodio (eh si, è già l’episodio 10…) faccio una piccola modifica al nome del podcast… Dalla Vita, all’Arte! Quindi, benvenuti al primo episodio di “Sono Luna Dolph – Arte & Realtà”. Nella scorsa puntata abbiamo parlato con il musicista Gianni Rocci. Gianni ci ha ricordato quanto sia importante rimanere con i piedi per terra nel proprio lavoro.
Oggi torniamo alla pittura, con un nuovo punto di vista. Con noi c’è una ragazza che, oltre a fare la pittrice, è mamma a tempo pieno. Sto parlando della pittrice Giuliana Amorosi (jule_itsanartlife su Instagram). Conosciamola insieme!
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Una pittrice che ispira se stessa
Io: Ciao Giuliana, è un piacere conoscerti! Ti spiego come sono arrivata a te. Ho scoperto da poco il vostro mondo e, ora, sto curiosando qua e là. Mi sono appassionata all’arte e, più nello specifico, alla pittura. Ho notato, però, che ci sono molte più figure maschili in questo contesto. Ho fatto alcune ricerche su pittrici femminili e sono finita sul tuo profilo Instagram. A proposito, hai un profilo davvero colorato e curioso!
G: Ciao Luna. Sono una pittrice, di base è questo ciò che faccio. Posso dire che è il mio punto di partenza. Dipingo, disegno, mi piace sperimentare tanto. Però, di base si, dipingo.
Io: Ho studiato molto bene il tuo profilo. Da quello che ho visto, preferisci rappresentare le figure femminili nei tuoi quadri. Posso chiederti il motivo di questa scelta e, soprattutto, da dove prendi i tuoi soggetti?
G: Il punto di partenza dei miei soggetti, sono io. Tutto si muove intorno alle mie emozioni e a quello che provo. Di conseguenza, mi prendo da esempio come figura femminile, come corpo femminile. Cerco di trasportarmi in quel senso. Quindi, attraverso la figura femminile.
La pittura, un mondo fatto di dettagli
Io: Giuliana, vorrei spiegarti cosa mi piace di più del mondo della pittura. La possibilità di poter imprimere, su una tela, i dettagli. Posso vedere una persona e rimanere colpita dalle sue mani o dai suoi occhi. La magia è il fatto di poter riprodurre sulla tela quei dettagli.
Ma i dettagli sono anche ciò su cui ti concentri maggiormente nei tuoi quadri. Sfumature del corpo femminile, che trasmettono un qualcosa. Quale messaggio vorresti lanciare, attraverso la tua scelta?
G: Il corpo femminile è importantissimo. I corpi in generale sono importantissimi. Danno sempre un messaggio. Raccontano sempre una storia. Quello che dipingo io, a volte, è sbagliato, distorto. Ma è così, perché vuole normalizzare determinate questioni. O, semplicemente, vede la bellezza in una silhouette, in un seno o in un dettaglio. Tutta questa bellezza è così grande, che viene voglia di raffigurarla.
L’esperienza di una pittrice, raccontata nei suoi quadri
Io: Quindi, all’interno delle tue opere, possiamo vedere il tuo pensiero e i tuoi sentimenti. Com’è legata la pittura alla tua esperienza personale?
G: In tutti i modi, Luna. Tutto il mio vissuto, tutto quello che ho provato è nei quadri. Le mie esperienze sono tante. Anche quella di diventare madre o perdere qualcuno di molto caro. Tutto questo, viene trasmesso nei quadri. Ma, anche fare un viaggio, vedere qualcosa di nuovo. Inevitabilmente, anche un colore. Può entrarti dentro e, inconsapevolmente, vuoi rappresentarlo su tela.
Tutto un mix di emozioni, situazioni, luoghi. Ed è bello così. Perché è molto aperto e libero.
Io: Trovo molto interessante il tuo punto di vista, Giuliana!
Il primo quadro di una giovane pittrice
Io: Ma, sono molto curiosa di sapere una cosa. Ricordi ancora il tuo primo quadro?
G: Il mio primo quadro? Se non sbaglio, su tela, amavo molto Gauguin, i pre-impressionisti, diciamo. Quindi, mi piaceva rifarli, rimetterli su tela. Credo che, il mio primo quadro, sia stato un quadro di Gauguin, a olio. Un’imitazione.
Io: Si parte sempre da un esempio per poter spiccare il volo!
Dove dipinge una pittrice?
Io: Immagino che un artista, per poter creare, abbia bisogno di un posto tutto suo. Silenzio, calma, la giusta luce. Tu, però, sei diversa. A te non serve un ufficio buio e silenzioso per poter creare. Tu riesci ad esprimerti ovunque, non è vero?
G: Si, oltre a questo, ho un figlio, che non è per niente silenzioso. Quindi, si, adesso lavoro direttamente da casa. Nella mia cucina. Cucina e atelier, questo è il mio status di artista.
Però, quando hai l’istinto di voler subito buttar giù, non importa il come o il dove, si dà importanza al fare. L’arte è libertà per antonomasia. Quindi, non bisogna soffermarsi sul posto, su ciò che ci circonda. Basta esprimersi e buttare giù qualcosa.
Pittrice e mamma allo stesso tempo
Io: Quindi, hai detto che hai un figlio! Sono curiosa di sapere se, questo, ha comportato dei cambiamenti nella tua arte. Hai cambiato modo di esprimerti e ci creare, da quando hai un figlio?
G: A me dicevano che, una volta diventata mamma, avrei dovuto buttare via tutto, e che non avrei più potuto dipingere. E invece, è stato proprio mio figlio a svegliarmi. Ero un pò assopita, lui mi ha svegliata. Mi ha detto “Ehi, dai, dipingi!”. Noi condividiamo tanta arte insieme.
Anzi, lui, a volte, aiuta. I bambini hanno un approccio direttissimo. Lui è veramente concentrato anche quando tira solo una linea. Quindi, mi dà forza. Vorrei avere quella determinazione che vedo in lui, quando si mette a dipingere o a sporcare.
Io: Incredibile! Credo sia bellissimo poter condividere con una persona cara la propria passione!
Quali difficoltà incontra una pittrice lungo il suo percorso?
Io: Invece Giuliana, al di fuori, hai trovato ostacoli? Hai incontrato porte chiuse lungo il tuo percorso?
G: Nei contesti più piccoli, si notano di meno i muri. In realtà, però, ci sono. Le donne nell’arte, non sono tante. O meglio, sono tante, ma non hanno la stessa importanza. O comunque, non gli viene data la stessa importanza, rispetto agli uomini. Invece, ci sono tante artiste molto brave, a partire dalla Gentileschi, per arrivare alle Guerrilla Girls. Loro hanno ripreso questa frase famosa: “I musei sono pieni di nudi femminili, ma quante artiste femminili ci sono dentro?”. Questa, è una cosa che fa riflettere.
La libertà, da parte di una donna, è una cosa che spaventa. Perché, è così bella, e così ampia, e così colorata, che gli uomini non la tengono più sotto controllo. Adesso, non voglio cadere in qualche clichè, ma è la verità.
Io: Il tuo messaggio è molto chiaro e molto sincero, Giuliana.
I consigli di una pittrice
Io: A questo proposito, vorrei farti una domanda. Hai qualche consiglio da dare alle persone che si stanno avvicinando a questo mondo? Molti incontrano ostacoli e gettano la spugna.
G: Se è una cosa in cui veramente credi, per cui, stai male se non dipingi. Quando non fai nemmeno un disegno, non tiri giù uno schizzo, e ne soffri. Allora si, è la strada da prendere. Certo, è difficile. Non è facile nemmeno per me. Non sono ancora a un livello altissimo, ovviamente. Quindi, è sempre dura. Come si arriva a conquistare una cosa, c’è un’altra salita da scalare. Bisogna sempre arrivare in cima.
C’è sempre da fare. Però è anche bello, è pieno di stimoli in questo modo.
Io: Hai ragione Giuliana. Credo sia importante credere nei propri sogni e non lasciarli scappare. Prima o poi, i risultati arriveranno.
Non solo pittrice e mamma, anche musicista!
Io: Ma, non è tutto. Ho visto che non ti interessi solo di arte. Tu ami anche la musica!
Vorrei raccontarti una cosa. Il mondo dal quale provengo, è sempre stato molto silenzioso. Ho vissuto tra rumori molto pesanti. Quando ho scoperto il vostro mondo, ho scoperto i colori, la musica, i suoni gioiosi. Da quel momento ho iniziato ad ascoltare ogni tipo di canzone. Mi sono appassionata alla musica country. Ogni tanto, mi chiudo in camera e inizio a cantare e ballare. Questo, mi fa sentire davvero libera, come non sono mai stata.
Tu, invece, che rapporto hai con la musica? Suoni qualche strumento?
G: Cantare, ballare, fare arte, è ciò che dà più libertà. Tante cose ci costringono, Luna. Come, a te, magari, costringe il tuo mondo, a noi costringe il nostro.
Quindi, ci sono tante cose da cui non riusciamo ad evadere. Tanti muri, come dicevamo prima. Fare arte, fare musica, è una di quelle rare cose che danno libertà. Quello che dà un artista è il suo valore, il suo prodotto, il suo risultato, ed è solo frutto di creatività e unicità.
Si, a me piace tantissimo la musica. La ripropongo spesso nelle mie opere. E suono. Adesso mi sto dedicando al basso. Di base, faccio rumore con la chitarra elettrica. Victor, mio figlio, quando vuole, mi accompagna con la batteria. Tra un pò di anni, magari, ci farai un’intervista diversa, da musicisti.
Il figlio che segue le orme della madre
Io: Incredibile! Quindi, anche tuo figlio sta prendendo le tue orme! Sia con la pittura che con la musica?
G: Lui, purtroppo, deve sopportare tutto quello che faccio, vivendo con me. Però, è davvero importante. I bambini, più di noi, non riescono ad esprimersi. Ma, forse, nemmeno io.
I bambini, a maggior ragione, non hanno piena consapevolezza del peso delle parole, dei vocaboli. Credo sia importantissimo per loro suonare o dipingere. Perchè, questo, è un modo di esprimersi. E bisogna lasciarli fare.
Io: Hai davvero ragione, Giuliana!
Come vive il rapporto con i social una pittrice?
Io: Ora, voglio metterti un pò in difficoltà. Prima, hai detto che il vostro mondo è complicato. Quando mi guardo intorno, vedo che molte persone cercano di scappare da esso. Quasi sempre, si rifugiano dietro ai social, su internet, dietro uno schermo. Sembra che le loro vite siano meravigliose. Ma, io credo che si tratti di vite finte, senza sentimenti. Non possono avere un abbraccio, uno scambio di sguardi. Io, ho vissuto in quel mondo, e posso dire che non c’è niente di così bello.
Qual è il tuo rapporto con i social? E, qual è, soprattutto, il rapporto della tua arte con i social?
G: Purtroppo i social non nascono per l’arte. Questa cosa è vera. Restano, però, una delle vetrine migliori per collegarsi a tutto il mondo, per farsi vedere ovunque. Ovviamente, tutto quello che c’è dietro, non è mai tutta la realtà. Te lo dico anche io.
Quando faccio reels o video, magari c’è Victor che arriva, o mamma che mi chiama da giù. Non è mai tutto così. Si tagliano, o, anzi, lo prendi per buono. Arriva Victor, combina un guaio e lo metti nel video. Noi cerchiamo di dare sempre la versione migliore di noi. A me, piace dare la versione peggiore di me. Abituarci a quello che siamo realmente. Alle cose più genuine, gli errori.
Accettarsi, sempre e comunque
G: Collegandoci al discorso di prima, avere un corpo diverso, le smagliature sulla pancia, non va classificato o giudicato. Va semplicemente normalizzato. Sono i concetti più importanti per me. A me, di base, non mi piace giudicare. Osservo. Osservo, e cerco di capire. Ho una mente molto elastica, e questo mi permette di spaziare molto. Credo sia importante, specialmente per chi fa arte o cose del genere, di creatività.
Io: Quindi, sarebbe più giusto mostrare se stessi, sui social. Ciò che si è realmente. Perché, ogni corpo, con pregi e difetti, è un’opera d’arte.
G: Si, è giusto. C’è sempre una sorta di riservatezza che bisogna mantenere. Quella è importante. Non va mostrato tutto della propria vita privata. Bisogna stare attenti. Bisogna far vedere quello che si preferisce e che sia annesso al proprio lavoro. Non allontanarsi troppo. Essere sempre se stessi. Dare lo stesso messaggio, e cercare persone che vogliano continuare a vedere quei messaggi. A vedere il tratto della tua mano. Magari, anche vedere tuo figlio che ti rompe le scatole. Però, sempre nei limiti.
Io: Certo, i social vanno utilizzati con criterio. Sarebbe interessante educare all’utilizzo dei social.
Portare la pittura a risplendere grazie al lavoro degli artisti
Io: Ma, hai detto che l’arte non è un settore molto privilegiato dal mondo di internet. Questo è un vero peccato, perché è un mondo ricco e pieno di cose da scoprire.
Credi che, attraverso la tua arte e il tuo messaggio, qualcosa possa cambiare? Credo sia importante far capire alle persone che la pittura e l’arte, devono emergere sempre di più.
G: Tante cose sono importanti di questo mondo. Anche della musica. L’elasticità mentale che ti dicevo prima, è una visione d’insieme. Significa capire veramente. Questo è importante. Questa, credo sia la cosa essenziale. L’arte, quello che è un processo creativo, va insegnato.
L’arte va insegnata nelle scuole. Dobbiamo prendere l’abitudine di andare al museo, di portare i nostri figli, fargli vedere qualcosa di diverso. Io piango davanti ad alcuni quadri, mi emoziono. Sono interessanti anche queste mostre nuove, interattive, completamente in digitale. Sono bellissime.
Quindi, secondo me, bisognerebbe educare di più alla cultura in generale, partendo proprio dai bambini, dalle scuole. Incentivare questo tipo di cose.
Io: Giuliana, è importante quello che hai detto. Ed è importante anche poter vedere con i proprio occhi l’arte. Per comprenderla, è utile vedere ed emozionarsi.
I luoghi nel cuore di una pittrice
Io: Per questo, vorrei chiederti se c’è stato un luogo che ti ha emozionato particolarmente. C’è un luogo che ti ha avvicinata al mondo dell’arte? Sono sicura che aiuterebbe molto i nostri ascoltatori ricevere un tuo consiglio.
G: Intanto, devo ringraziare tantissimo i miei genitori, perché con loro ho viaggiato molto. Non importa dove, l’importante è che esci un attimo fuori. Come uscire dagli schemi, però viaggiando, che è ancora più bello.
Quindi, qualsiasi luogo: anche una passeggiata, una gita fuori porta, un gelato in un altro bar. Tutto è importante. Ti arricchisce. I miei posti preferiti sono stati, ad esempio, il TATE di Londra. L’Italia, poi, è piena. Vorrei tornare ai giardini di Bomarzo, che sono stati riscoperti da Dalì. Noi li avevamo abbandonati.
Ci sono tantissimi posti, anche in Italia, bellissimi. Al di là che siano musei a cielo aperto. Mi vengono in mente: i Fori di Roma, o Agrigento. Aperti o chiusi, sono meravigliosi. Andate, girate, vedete!
Luna, vai! Ti ci porto io, se vuoi! Siamo in un paese meraviglioso.
Io: Devo proprio fare qualche gita e visitare posti nuovi! Sono sicura che il mondo sia pieno di bellezze da scoprire!
Milfit
Io: Ora vorrei farti una domanda che riguarda il tuo profilo. Ho notato una cosa che, purutroppo, non ho capito bene. Potresti spiegarmi cosa significa il concetto di Milfit?
G: Le Milfit sono pezzi di cuore per me. Sono veramente una cosa molto importante. Una creazione nata per gioco. Un gioco di parole tra Milf e Misfits, che è uno dei miei gruppi preferiti. C’è anche una serie, ma io parlo del gruppo. Misfits significa disagiate.
Mi faceva ridere questo gioco di parole. Mi piaceva creare questo personaggio, che sono delle mamma “disagiate”. In chiave molto ironica. Così, ho preso a disegnare. Mi ci rivedo anche, in questa cosa. Quando mi si intrecciava la catenella del ciuccio di Victor da piccolo, e stavo lì mezz’ora. Quando ti metti il vestito nuovo, gli dai da mangiare e ti sporca di pappetta. Insomma, quando ti combina i guai per casa. Poi lui è dispettoso e mi fa sempre scherzi.
Quindi, mi piaceva questa idea. Il messaggio è la parte più seria che c’è, dietro questa figura. Spero che si espanda. Non c’è un manuale nella vita, né per fare i genitori, né per fare la mamma. Di conseguenza, l’istinto e quello che siamo, è il metodo migliore per stare vicino ai nostri figli, e crescerli.
Chiedo alle mamme di non condannare mai le altre mamme, di non dare giudizi affrettati. Semplicemente, di farci forza a vicenda. Perché, Luna, una cosa che abbiamo perso con i social, è l’essere cooperativi fra noi. Darci forza, farci spalla. Abbracciarci. Come hai detto tu. Questo dovrebbe accadere più spesso, dovremmo rifletterci più spesso.
Milfit, lo stile di vita di una pittrice mamma
Io: Interessante! Questo concetto, poi, è legato al tuo modo di vivere?
G: Si collega alla mia arte. A volte dipingiamo insieme, io e mio figlio. Tra l’altro, uno degli ultimi quadri che ho venduto, era uno dei quadri dipinti con Victor. Questa, è stata una sorpresa, un’emozione particolare. Mi ha abbassato la quotazione, ovviamene, però non importa!
Però, è stato molto bello. Lui ha una determinazione, un approccio, molto più selvaggio. Ma anche molto più diretto, quindi è bello. Trovo magnifico dipingere insieme a lui, e mischiare quelle che sono le nostre vite, su tela.
Io: Credo che questo sia un messaggio importantissimo! Serve aiuto reciproco tra mamme. Ed è davvero meraviglioso il fatto che tu voglia lanciare questo messaggio! Inoltre, trovo bello poter condividere, con le persone che si amano, le proprie passioni.
I progetti futuri di una giovane pittrice
Io: Per quanto riguarda il futuro, hai qualche progetto in mente?
G: A volte è un pò difficile rispondere a questa domanda. Perchè, il mood di un artista è sempre difficile. Anche io faccio un grande sforzo a dire “artista”, perché non è concepita nemmeno come parola. Gli artisti vengono classificati come morti di fame.
In realtà, dico “artista”, perché non mi limito a dipingere, mi piace anche stampare, fotografare. Però, il nostro mood, non è sempre lo stesso. Appunto, perché si tratta di un processo creativo. Qualcosa che non fai a comando. A volte, vuoi fare tantissimi progetti. A volte, sei completamente svogliato.
Quindi si, la voglia di fare c’è. A volte, bisogna fermarsi un attimo, riprendere anche le forze, rilassarsi. E poi riprendere. Spero che, per questa estate, io riesca a fare qualche personale, almeno qui in zona. Quindi, tra Castel di Sangro e Alfedena. Adesso vediamo! Non ti voglio anticipare nulla! Così ti invito direttamente, Luna!
Io: Giuliana, ci sono altre mille domande che vorrei farti. Ma, credo che servirebbe troppo tempo. Per ora, devo ringraziarti per il tempo che mi hai dedicato. Ti auguro il meglio. E, chissà, magari un giorno ci ritroveremo a parlare di qualche tua novità!
G: Spero presto, Luna! Grazie a te, sei stata gentilissima a invitarmi! Sono contentissima. Spero di aver espresso bene dei concetti che sono davvero importanti per me. Grazie ancora!
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Grazie anche a chi ha ascoltato questa nuova puntata di “Sono Luna Dolph – Vita & Realtà”. Ho imparato molto grazie alle parole della pittrice Giuliana, sul suo mondo. Ma, soprattutto, è stato interessante scoprire come l’arte viene vissuta da una mamma. Spero che i consigli di Giuliana siano stati utili per voi. Cosa pensate dei posti che ci ha consigliato di visitare? E sul suo punto di vista riguardo alle donne nell’arte? Scrivetemi per farmi sapere cosa ne pensate.
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