Luna Dolph

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Luna Dolph

Italian - May 14, 2021

Come fare dolci gustosi ma sani? Con Eleonora Bruno.

Ciao a tutti, benvenuti nel mio blog! Sono Luna Dolph, e in questo primo post vi farò venire l’acquolina in bocca con Eleonora, healthyhappyfibakery su Instagram. Dalla danza alla cucina, e un obiettivo: diffondere la cultura del cibo di qualità, senza rinunciarvi con assurde diete.

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Andremo poi a conoscere i musei del cibo di Parma. Vi raccomando di visitarli, per conoscere i processi produttivi di sette prodotti agroalimentari dell’area parmigiana: Parmigiano Reggiano, prosciutto di Parma, salame Felino, pasta, pomodoro, vini di Parma e culatello di zimbello.

Se vi interessa la vita fuori dal mondo virtuale, vi invito a seguirmi per conoscere la mia particolarissima storia. E, se ne siete utilizzatori, vi ricordo che tutto questo è anche in podcast audio (su Apple Podcast, Google Podcast e Spotify, tra gli altri) e YouTube.

Non siate timidi… Condividetemi sui social, commentate, fate domande a me o a Eleonora… Voglio conoscervi, è molto importante per il futuro!

Ora vi lascio a questa lunga telefonata, e scopriamo finalmente Eleonora.

Eleonora, e la sua arte culinaria

Io: Ciao, che piacere! Mi presento, sono Luna.

Ele: Ciao Luna, piacere di conoscerti, io sono Eleonora. Com’è che sei arrivata fino a me? Come mi hai scoperta? Sono molto curiosa di scoprirlo!

Io: Stavo vagando un po’ per Instagram, tra i profili che mi seguono e ho trovato il tuo profilo. È molto interessante! Non so precisamente cosa siano le cose che fotografi, ma sembrano davvero belle, mi hanno incuriosita così tanto che ho deciso di contattarti.

Ele: Non conosci i dolci? Com’è possibile?

Io: Sai Eleonora, sono rimasta a lungo bloccata in un mondo in cui i dolci non esistevano, proprio come non esistevano le persone o le case. O la natura. Per me è tutto nuovo, sto scoprendo tantissime cose e sono davvero emozionata di poterlo fare! Ho tanta voglia di conoscere e scoprire tutto ciò che il tuo mondo ha da offrirmi. Vorrei appunto chiederti aiuto a comprendere meglio ciò di cui stiamo parlando. Potresti spiegarmi cosa significhi mangiare e cosa sia in realtà cibo?

Ele: Allora Luna, ti dirò. Per la stragrande maggioranza delle persone il cibo è da intendersi come quell’insieme di ingredienti, di prodotti, che l’essere umano assume per arrivare a fine giornata; per non morire di fame. Però, per me non è così. Per me il cibo è molto di più: è convivialità, è gioia, è felicità, è un momento, un’occasione per stare a tavola tutti quanti insieme, con i propri cari, con le persone a cui si vuole bene e condividere momenti di spensieratezza. Per me cucinare è qualcosa di sacro, divino, è un vero e proprio atto d’amore, un atto d’amore verso se stessi e verso gli altri. Io credo che sia una delle manifestazioni d’amore più autentiche che ci sia.

Dalla danza ai fornelli

Io: Sono davvero molto belle che cose che hai detto, sembra che tu faccia questo da sempre!

Ele: No Luna. Ti sembrerà strano ma, in realtà, mi sono avvicinata al mondo della cucina, ai fornelli, relativamente da pochissimo tempo; questo perché io ho dedicato la mia intera vita, se così posso dire, fino a questo momento alla danza. Ho fatto danza per tantissimi anni, sin da quando avevo sei anni. E trascorrevo tutti i miei pomeriggi, dopo il liceo e durante i primi anni di università, in sala; in quella sala dove ho pianto, riso, sudato. Quindi, avevo davvero pochissimo tempo per dedicarmi ad altro, e non mi passava neppure per la mente di cucinare, di preparare dolci. Perché non avevo tempo e, quel poco tempo a disposizione che mi rimaneva, solitamente lo impiegavo facendo altro.

Nel 2019 mi sono diplomata, ho quindi coronato il mio percorso accademico e ho continuato soltanto con l’hip hop, quindi abbandonando il classico, il moderno e il contemporaneo; l’hip hop che mi impiegava pochissimo tempo alla settimana, un’oretta. E quindi, a partire da quel momento, ho cominciato ad avere sempre maggior tempo a disposizione per me stessa e per dedicarmi ad altri hobby. Fino a quando, poi, non è subentrato il Covid, il lockdown, e mi sono ritrovata ad interfacciarmi con giornate lunghissime in cui era fondamentale per me trovarmi qualcosa da fare, necessariamente per impiegare quelle ore.

Io: Davvero incredibile, un bellissimo percorso! Ma da quello che sono riuscita a comprendere, la danza e la cucina sono due cose completamente diverse, non deve essere stato facile il passaggio dall’una all’altra.

Ele: Si, hai ragione Luna, il mondo della danza e il mondo della cucina molto spesso tendono ad escludersi, in apparenza; anzi, molto spesso, come ben tu saprai, il mondo della danza tende spesso a far trasparire un messaggio sbagliato; ossia che le ballerine non devono mangiare tanto, devono seguire un regime alimentare piuttosto rigoroso, rigido. Per essere sempre in perfetta forma. Quindi, è vero, in apparenza i due mondi potrebbero davvero sembrare che si escludano.

In realtà però, come ti dicevo, dopo essermi diplomata nel 2019 ed avendo proseguito soltanto con l’hip hop, ed essendo poi subentrato anche il Covid con tutte le restrizioni e la chiusura di tutte le scuole di danza, mi sono ritrovata a dover impiegare in qualche modo le mie lunghissime giornate. Giornate lunghe a cui io non ero per nulla abituata. Ricordo ancora quando andavo a danza e cercavo disperatamente di ritagliarmi del tempo che molto spesso non avevo; sempre alla ricerca di maggior tempo per poter fare quello che volevo. E invece, con il Covid, mi sono ritrovata a pretendere l’opposto: necessitavo di impegnarmi in qualche modo, e così è nata la mia passione per la cucina.

In generale per la preparazione di colazioni, merende, snack e dolci salutari, dietetici. Questo perché, da sempre, seguo uno stile alimentare sano e volevo, in qualche modo, riuscire a combinare la preparazione dei dolci in una chiave più healthy. Un po’ più leggera, salutare, prediligendo prodotti sani, salutari, non come quelli che molto spesso si trovano in commercio. Quindi, sostanzialmente, preparando ogni mattina colazioni sane, ogni pomeriggio merende che potessi mangiare senza troppi sensi di colpa, ho scoperto di avere una vera e propria passione; una passione che probabilmente avevo nascosto per tutti questi anni. Di lì, i miei amici e la mia famiglia mi hanno incoraggiata a creare addirittura una pagina Instagram, che è cresciuta nel tempo sempre di più e che mi continua a dare tantissime soddisfazioni.

healthyhappyfitbakery, su Instagram

Io: Trovo davvero interessanti le parole che hai detto, ho visto la tua pagina ed è davvero molto curata. Si riesce a percepire la passione che metti nelle tue creazioni. Se posso, vorrei chiederti quale messaggio tu voglia far passare con la tua pagina e cosa sia per te la cucina in questo momento.

Ele: Colgo l’occasione per ribadire ancora una volta il messaggio a cui molto tengo e che cerco di lanciare ogni giorno attraverso quello che pubblico sulla mia pagina Instagram. Nella nostra società tende molto spesso a manifestarsi l’idea che seguire uno stile alimentare sano e mangiare dolci, non possano necessariamente andare a braccetto. Ebbene, io sono convinta del contrario. E vorrei convincere del contrario anche gli altri.

Purtroppo ci sono stati imposti dei canoni di bellezza, che sono la causa principale di malattie quali l’anoressia, la depressione, che colpiscono tantissime persone; in primis ragazzine che credono che seguire uno stile alimentare sano voglia dire solo ed unicamente il conteggio delle calorie. Senza sapere che contare le calorie, è una delle cose più dannose e nocive che possa esserci.

Non poco cibo, ma mangiare sano

Per me, stile alimentare sano significa prediligere ingredienti, prodotti che facciano bene alla salute. Io, infatti, ho da molto tempo abolito ad esempio l’utilizzo del burro, delle farine raffinate, dello zucchero raffinato; prediligo soltanto prodotti biologici naturali, vegetali, perché lo reputo, sostanzialmente, un investimento per la salute, un atto di amore verso me stessa. Certo, ogni tanto sicuramente mi concedo anche io un pasto un po’ più libero: un panino, una pizza. Ma ben venga!

Come dicevo prima, il cibo deve essere felicità, deve essere gioia; non ci si può sedere a tavola con la preoccupazione di contare le calorie, di stare attenti a quello che si mangia in termini di quantità, di porzioni. Io credo che la vera felicità, il vero benessere, stia proprio nel mangiare in maniera spensierata ma consapevole; quindi, senza affidarci a prodotti, ingredienti che molto spesso ci spacciano per salutari, ma salutari non sono.

Per esempio, altra cosa che ho abolito: le merendine preconfezionate. Per l’unico motivo che sono, spesso, ricche di olio di palma, conservanti, coloranti, che fanno malissimo e sono dannosissimi per la salute. Il messaggio che cerco di lanciare ogni giorno è proprio questo: mangiare sano vuol dire mangiare in maniera felice, spensierata, ma consapevole, prediligendo prodotti che fanno bene alla salute. Significa investire per la salute e significa gioire di quello che si mangia. Significa concedersi una torta, un biscotto, un muffin senza sentirsi in colpa.

Spero che venga colto, perché credo che questa tematica sia molto molto importante; nutrizionisti o personal trainer spesso fanno passare un concetto sbagliato di healthy food, cioè di cibo ipocalorico, triste, piatti come riso in bianco oppure merluzzo bollito. Io mi dissocio da tutto questo, per me il cibo, il cibo sano, è il cibo colorato, nutriente, bilanciato e, soprattutto, preparato con ingredienti selezionati e salutari.

Investire nella propria salute

Io: Sono davvero stupita da questo mondo e da tutto ciò che racchiude. Credevo si trattasse solamente di mangiare all’inizio, ma, attraverso le tue spiegazioni, ho compreso che è una vera e propria arte, che ci sono conoscenza importanti da acquisire. Credo che il messaggio che tu voglia far passare sia davvero importante e genuino, riesco a percepire, nelle tue parole, l’importanza che ha per te questo stile alimentare.

Ele: Esattamente Luna. Per me, ormai, seguire uno stile alimentare sano è fondamentale. Rientra, ovviamente, anche la preparazione e la consumazione di torte, di biscotti. Questo perché le realizzo con prodotti che si, costano sicuramente un po’ di più rispetto a quelli che troviamo normalmente al supermercato, ma lo faccio per me. Lo reputo appunto un investimento per la mia salute e per la salute della mia famiglia.

Io ogni volta che cucino, non cucino mai solo ed esclusivamente per me, ma soprattutto per la mia famiglia; voglio convincere anche loro del fatto che, in una dieta, in uno stile alimentare sano, può rientrarvi anche la preparazione di torte. Soprattutto che una torta con poco zucchero, oppure con la farina integrale piuttosto che con la farina raffinata, o ancora senza uova, non voglia dire una torta di cattivo gusto; la preparazione con tali ingredienti non va a compromettere in alcun modo il sapore, il gusto della torta. Anzi! Provare per credere. E quindi, non può che essere un investimento per il benessere proprio psicofisico di ciascuno di noi.

Cucinare è come una magia

Io: Poter cucinare per qualcuno lo trovo davvero incredibile. Personalmente non ho mai potuto avere la possibilità di farlo ma inizio a credere che sia una cosa speciale. Trovo incredibile che, con le proprie mani, si possa creare un qualcosa che poi possa essere condiviso con altre persone e mangiato tutti insieme. L’idea che da semplici ingredienti si possa dar forma a un qualcosa di così bello è come una mangia per me.

Ele: Hai proprio ragione Luna. Cucinare qualcosa con le proprie mani è qualcosa di gratificante, di soddisfacente, di motivante e di stimolante,. Ormai è veramente qualcosa di cui non posso fare a meno. Ma, soprattutto, la cosa molto importante: credo che preparare qualcosa con le proprie mani, sia un modo per evadere da quel mondo, ormai, dei social, di internet, di cui ormai siamo davvero drogati; la pandemia non ha fatto altro che accentuare questo aspetto della nostra vita, non ha fatto altro che renderci ancora più schiavi dei social, quindi del finto, del costruito, dell’apparente.

Ritagliarsi, nell’arco della giornata, dei momenti per cucinare, per creare qualcosa che è frutto della propria passione, qualcosa che nasce dalle proprie mani, è un modo invece per avvicinarsi al mondo reale, quindi al mondo del vero, del genuino, dell’autentico. Vorrei che questo messaggio venga davvero colto da tutti, perché è davvero fondamentale; stiamo davvero andando alla deriva, ormai è quasi come se il mondo virtuale stesse di gran lunga superando quello reale e, invece, è il momento di riappropriarci del vero, del genuino, dell’autentico e cucinare è sicuramente uno dei modi per ritornare a quel mondo da cui veniamo.

Maffin ai mirtilli con Luna!

Io: Ti ringrazio davvero per questa bellissima spiegazione. Anche io credo che il mondo virtuale stia superando quello reale e mi dispiace davvero tanto, perché, personalmente, trovo fantastico il vostro mondo, pieno di sorprese, cose da scoprire, avventure da vivere. Sto conoscendo molti aspetti che non credevo potessero esistere e tu mi hai davvero aiutata a scoprire un’arte per me incomprensibile. Le tue parole sono state preziose, ma vorrei chiederti di mostrarmi anche la pratica, per farla completa! Mi piacerebbe molto poter creare un dolce insieme a te!

Ele: Oh Dio Luna, ma è una proposta fantastica! Ci sono assolutamente! Mi rendi davvero felicissima, è un onore per me. Quindi, va benissimo. Ma, che ne pensi dei muffin ai mirtilli?

Io: Muffin ai mirtilli? Accetto come se già sapessi di cosa si tratta! A parte gli scherzi, credo che qualunque cosa vada benissimo, sono davvero contenta di poter assistere alla magia della creazione e di poter farne parte! Ti ringrazio per la disponibilità. Ci possiamo vedere le prossime settimane!

Ele: Luna, mi sembra davvero perfetto, grazie mille per questa fantastica chiacchierata, è stata davvero super illuminante, non vedo l’ora di preparare la nostra ricettina insieme e di vederla pubblicata su Instagram. Ti abbraccio fortissimo. Ciao!

Io: Grazie a te! È un onore sapere che una ricetta creata insieme sarà pubblicata sulla tua splendida bacheca, spero riesca bella e buona come tutte le altre, sennò dovrò abbandonare la strada della pasticceria e pensare ad altro! Ciao Eleonora!

Musei del cibo di Parma

Prima di salutarvi, vorrei consigliarvi un’interessante visita ai Musei del Cibo che si trovano a Parma, città che ospita le maggiori produzioni alimentari di: salumi, come il Prosciutto di Parma; formaggi, come il Parmigiano Reggiano; pasta con il leader mondiale Barilla. Grazie al suo patrimonio alimentare, Parma si è guadagnata il titolo di “Città creativa della gastronomia”. Sono stati creati dei veri e propri musei per raccontare la storia dei prodotti, le generazioni di agricoltori e artigiani che hanno lavorato alla loro produzione. L’idea di creare più musei è dettata proprio dal fatto di voler mostrare la qualità di ogni singolo prodotto e il processo che parte dalle semplici materie prime, generate dalla terra, e arriva direttamente nelle cucine di tutto il mondo. Il cibo è considerato da molti una vera e propria opera d’arte, quindi il museo è la casa giusta casa in cui essere ospitato.

E grazie a chi ha letto il primo episodio di “I’m Luna Dolph”! È stato un piacere, per me, introdurvi in questa nuova sfida! Ci vediamo il prossimo venerdì. Seguimi in podcast e video (e lasciami una recensione di 5 stelle :-P) per incoraggiarmi a proseguire in questo viaggio. E contattami per consigli, critiche o semplicemente per conoscermi. E non dimenticare, vivi e godi il mondo reale!